E’ stato inaugurato stamattina presso piazza Eleonora D’Arborea a Tempio Pausania il nuovo Centro d’Ascolto cittadino Caritas. La cerimonia di inaugurazione è avvenuta alle ore 11 col taglio del nastro alla presenza del vescovo S.E. Monsignor Sebastiano Sanguinetti (nella foto), dei sacerdoti delle diverse parrocchie, della direttrice della Caritas suor Luigia Leoni, del sindaco di Tempio Pausania Andrea Biancareddu, delle forze dell’ordine, delle associazioni di volontariato e di tutta la comunità’ tempiese.
La realizzazione e l’ultimazione dei lavori della struttura, resa possibile grazie ai progetti di inclusione socio-lavorativa finanziata dai progetti otto per mille, consta di una sala di accoglienza e due sportelli adibiti all’ascolto, dove si alterneranno i volontari delle diverse parrocchie della città, che in maniera gratuita offriranno il loro servizio e dedicheranno il loro tempo all’ascolto di chi si trova in difficoltà in relazione al bisogno, indipendentemente dalla sua nazionalità, nel rispetto della privacy e della dignità della persona umana, uno strumento pastorale insomma, orientato al rispetto e al servizio del prossimo. La “cittadella della solidarietà”, così come è stata definita, sarà un punto di riferimento importante per le persone in difficoltà le quali potranno contare su qualcuno che li accoglie, le ascolta, le orienta e le accompagna alla conoscenza dei bisogni, sia di quelli che emergono attraverso il colloquio sia di quelli sommersi in quanto il più delle volte dietro la richiesta dei beni materiali si nascondono storie di solitudini e dipendenze. Oggi più che mai le persone hanno bisogno di essere ascoltate, al punto che ascoltare e’diventata la prima vera forma di carità. La Caritas deve fare i conti con questa esigenza di ascolto, che va oltre il pacco alimentare; per questo si cercherà di allargare il proprio orizzonte di osservazione per aprirsi alla conoscenza delle nuove povertà. A tal fine si potra’ fare un lavoro di orientamento per affrontare il bisogno esposto, coinvolgendo i servizi sociali presenti nel territorio, perché possano interagire e lavorare in sinergia. Si intende realizzare così un lavoro di rete che sarà sostenuto da un valido progetto personalizzato, favorendo almeno per quanto possibile, la soluzione del disagio; ciò avverrà con il coinvolgendo della persona che si trova in difficoltà, perché trovi la forza e il coraggio di riprendere in mano il filo della propria situazione di vita e così affrontarla con il sostegno e la fiducia che le vengono offerti, per tornare ad essere protagonisti. Si vuole in questa maniera superare il concetto di assistenza, facendo crescere la persona nella consapevolezza delle sue potenzialità e risorse con lo spirito di solidarietà di cui la Caritas e tutto il mondo del volontariato deve farsi portatore.
A cura di Antonella Sedda