La Caritas diocesana Tempio – Ampurias ha raccolto un milione di euro per le famiglie olbiesi colpite dall’alluvione, di cui 80mila già spesi per i primi interventi. Lo ha annunciato questa mattina il Vescovo della Diocesi di Tempio Ampurias, Mons. Sebastiano Sanguinetti, facendo un bilancio del lavoro svolto finora dai volontari.
Nei quattro conti correnti attivati subito dopo l’alluvione del 18 novembre scorso sono stati versati 320.378,51 euro. I soldi sono stati donati da cittadini, enti di tutta Italia e dalle parrocchie. La CEI tramite la Caritas Nazionale ha donato 545 mila euro su un totale di un milione di euro messo a disposizione per l’alluvione in Sardegna. La Diocesi di Tempio Ampurias ha destinato alla Caritas diocesana 100mila euro per il microcredito, e per il Prestito della speranza. Nel sito internet wwww.caritastempio.it sarà possibile conoscere il dettaglio delle donazioni.
I criteri su cui si baseranno gli interventi saranno i seguenti: residenza o domicilio nel Comune di Olbia nelle vie colpite dall’alluvione; valutazione dei danni alle abitazioni, distinguendo se si tratta di abitazione di proprietà o in affitto; fasce deboli (anziani, minori, portatori di handicap, divorziati); valutazione del reddito (da lavoro, pensione, disoccupazione o altro); danni attività (piccole imprese o a conduzione familiare ecc.); componenti del nucleo familiare.
Caritas Italiana e Caritas Ambrosiana hanno fornito 35 deumidificatori e al momento sono 360 le case deumidificate. Sono stati donati 35 elettrodomestici tra frigoriferi, lavatrici, forni, piani cottura; 10 cucine componibili; sono stati distribuiti 40 voucher per l’acquisto di alimenti, farmaci, elettrodomestici, bombole, ma anche contributi a fondo perduto; sette le borse di lavoro assegnate per il sostegno al reddito e per la costituzione di un’équipe di muratori, idraulici, elettricisti e personale per le pulizie, da impiegare in interventi di ripristino delle case degli alluvionati; distribuiti 800 materassi. Per quanto riguarda il microcredito e il Prestito della speranza, sono state avviate 16 pratiche; inoltre, una decina le persone accompagnate con un supporto psicologico. Sono state pagate bollette e rate di automobili agli alluvionati particolarmente bisognosi. Inoltre, per garantire una migliore organizzazione, ogni settimana i dati relativi agli interventi vengono aggiornati con quelli del Comune.
“Fin dal primo momento la Chiesa – ha affermato Mons. Sebastiano Sanguinetti – si è sentita coinvolta, come è suo dovere, nell’essere al fianco della città e di tutti coloro che hanno subito gravissimi danni. Ciò è stato fatto mettendo in campo le proprie risorse a disposizione di persone, di volontariato, di strutture e di sostegni pratici. Fin dalla fase immediatamente successiva all’emergenza è stata fatta una scelta di prossimità verso le famiglie, che caratterizzerà anche la fase relativa al sostegno concreto”.
“L’esperienza dell’emergenza – ha affermato Suor Luigia Leoni , direttrice Caritas Tempio Ampurias – è stata dolorosa, ma ci ha arricchito molto. Sono rimasta colpita dalla generosità della gente, dalla forza d’animo della popolazione di Olbia, dalla solidarietà che si è creata tra famiglie dello stesso quartiere. Le persone hanno cercato di non piangersi addosso e di guardare all’altro che aveva più bisogno. Senza dimenticare la presenza di un ‘esercito’ di giovani che si è speso fino all’inverosimile, senza badare alla fatica, con la gioia di fare qualcosa per gli altri”.