Non si ferma, in questo momento di grande criticità per il Paese, l’attività della Caritas di Cagliari finalizzata a garantire i servizi essenziali per le persone più fragili e bisognose. Un impegno portato avanti con «piena responsabilità e consapevolezza – spiega il direttore della Caritas diocesana don Marco Lai -, seguendo le indicazioni delle istituzioni governative e locali, certi che ciò sarà un importante contributo al contenimento dell’epidemia».
Continuano, in ottemperanza a tutte le prescrizioni e grazie alla disponibilità quotidiana dei volontari, l’attività della mensa Caritas di viale Sant’Ignazio (ogni giorno 240 pasti tra colazione, pranzo e cena) e delle accoglienze notturne a bassa soglia, in collaborazione con il Comune di Cagliari, che restano aperte anche di giorno. Continuano l’attività del Centro cottura di Settimo San Pietro e quella del Centro diocesano di assistenza; il Centro di ascolto diocesano e quello per stranieri Kepos garantiscono l’ascolto telefonico ed eventuali colloqui di persona previo appuntamento. I medici dell’ambulatorio Caritas sono disponibili per consulenze telefoniche e prescrizioni, visite urgenti e gestione di casi specifici, in raccordo con le strutture sanitarie. L’Unità di strada continua a essere operativa due-tre volte a settimana; inoltre, la Caritas diocesana e l’associazione Fiocco Bianco Argento stanno organizzando un gruppo di volontari che provvedano alla consegna della spesa a domicilio per le persone anziane. Inoltre, la Caritas diocesana ha creato un foglio informativo di collegamento tra le Caritas parrocchiali e i gruppi caritativi.
Operative, in modo diverso, anche le altre mense diocesane: consegna di sacchetti di viveri, solo a pranzo, nelle mense del Viandante di Quartu (nei giorni di apertura), del Buon Pastore (dal lunedì al sabato) e nella mensa di San Carlo Borromeo (la domenica); inoltre, restano attive la mensa delle Suore di Madre Teresa (tutti i giorni, alle 18) e quella della Caritas parrocchiale San Sebastiano a Elmas: quest’ultima, a partire da martedì, garantirà l’asporto dei pasti caldi solo per i parrocchiani (viste le limitazioni alla mobilità), con consegna a domicilio per chi è impossibilitato al ritiro.
Inoltre, nella Diocesi, tutti i gruppi caritativi parrocchiali e di volontariato, le Conferenze vincenziane, il Volontariato vincenziano, l’associazione Amici di Fra Lorenzo continuano a garantire la distribuzione dei viveri. «In questo momento così difficile – conclude il direttore Caritas –, consapevoli che la situazione nella nostra Regione è meno grave che altrove, la nostra solidarietà ecclesiale ed umana si rivolge anche alle Chiese del nord Italia e delle Marche, realtà che stanno vivendo momenti davvero drammatici, in un’assunzione di piena corresponsabilità più ampia, nel desiderio di sentirsi uniti».
Maria Chiara Cugusi