Dopo ben diciassette anni, Giovanna Lai conclude il suo lungo servizio di direttrice della Caritas diocesana di Oristano. Così la stessa Giovanna sintetizza l’esperienza di questi anni in un’intervista per il settimanale diocesano di Oristano, L’Arborense: «nel corso di questi anni ho favorito incontri per migliorare le capacità, le collaborazioni e promuovere le relazioni, organizzando campagne di sensibilizzazione, eventi, convegni, ricerche, realizzando pubblicazioni e progetti per una carità dinamica, attenta ai cambiamenti culturali, sociali, capace di discernere i bisogni, cogliere e valorizzare i segni dei tempi, sperimentando la bellezza di una responsabilità condivisa, del valore del farsi prossimo, di esprimere il senso più profondo dell’umanità con gesti concreti, scegliendo di andare incontro alle persone correttamente, con discrezione non per ottenere meriti ma unicamente per la cura e il bene degli altri» (n. 29, Domenica 3 Settembre 2023). A lei la riconoscenza e la gratitudine dell’Arcivescovo Roberto Carboni e di tutta la Chiesa Arborense per il lungo, prezioso e generoso servizio svolto.
Da oggi 8 settembre, festa di N.S. del Rimedio, tanto cara al popolo oristanese, assume la direzione don Maurizio Spanu, nominato da Mons. Carboni già in occasione del giovedì santo scorso. Don Maurizio, di Cabras, è presbitero dal 2013 e ha 36 anni. Finora è stato parroco della Parrocchia San Paolo Apostolo in Oristano e della Parrocchia San Gabriele Arcangelo in Tonara. Nel giugno 2021 consegue la licenza in Teologia biblica presso la Pontificia Università Gregoriana. Dall’autunno dello stesso anno è parroco della Parrocchia San Pietro Apostolo in Solanas e cappellano della Casa di reclusione di Oristano-Massama.
A don Maurizio e al team di operatrici e volontari l’augurio di poter portare avanti con passione ed entusiasmo la delicata missione dell’organismo pastorale della diocesi che, come bene esprime lo Statuto di Caritas italiana, è chiamato a «promuovere, anche in collaborazione con altri organismi, la testimonianza della carità della comunità ecclesiale, in forme consone ai tempi e ai bisogni, in vista dello sviluppo integrale dell’uomo, della giustizia sociale e della pace, con particolare attenzione agli ultimi e con prevalente funzione pedagogica» (art.1).