Oltre 40.000 le persone colpite dall’alluvione che ha travolto la Sardegna nelle ultime ore, 20.000 nella sola area vasta del Comune di Olbia, interamente inondata dai fiumi limitrofi. Sono complessivamente 17 le vittime nell’Isola, di cui 13 nella sola zona della Gallura. Immediata la mobilitazione delle Caritas diocesane della Sardegna a favore delle Diocesi maggiormente interessate, in particolare quelle di Tempio-Ampurias, Ales-Terralba, Nuoro e Oristano. Intanto, la Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana ha stanziato 1 milione di euro sui fondi dell’otto per mille, «come prima risposta solidale alla tragedia che ha colpito nelle scorse ore il Nord Est della Sardegna»; la Caritas Italiana ha messo a disposizione 100mila euro.
A un mese dall’alluvione, quest’ultima ha confermato il sostegno alle popolazioni colpite, attraverso le parole del Direttore, don Francesco Soddu. Inoltre, la Caritas nazionale ha individuato alcuni nuclei prioritari, attorno a cui far ruotare le progettualità: persone sole e famiglie (in particolare, quelle con minori, anziani, malati…) e piccole realtà economiche (aziende artigiane, imprese agricole…) a carattere familiare. Sulla base di esperienze maturate in situazioni analoghe, la Caritas ritiene importante intervenire con le seguenti modalità: contributi/voucher per l’acquisto di arredi o strumenti, sostegno (anche psicologico) alle categorie più vulnerabili, forme e strumenti di accesso agevolato al credito, sostegno al lavoro (es. borse lavoro). Il tutto coinvolgendo in modo ampio i territori e le loro espressioni (enti locali, associazionismo, cooperazione sociale, diocesi…), utilizzando e valorizzando gli “strumenti pastorali propri” esistenti o da promuovere sul territorio (centri di ascolto, osservatori, Caritas parrocchiali, servizi caritativi…), valorizzando tutte le risorse disponibili sia in termini economici che di presenze operative.
Nella giornata del 22 novembre il Delegato regionale Caritas Sardegna, don Marco Lai, si è recato nelle zone colpite dal tifone Cleopatra: a Nuoro, don Marco Lai ha incontrato il Vescovo Mons. Mosè Marcia e il direttore della Caritas di Nuoro don Francesco Mariani, e Sr. Pierina (Caritas Nuoro); a Torpè don Marco ha incontrato il parroco don Giuseppe. In queste zone, le abitazioni sono state invase dal fango e le famiglie colpite dall’alluvione sono state accolte da altre famiglie; inoltre, in tutta l’area, si segnala il problema della potabilità dell’acqua (in particolare, a Torpè, Oliena, etc). Il Delegato regionale si è poi recato a Olbia, dove ha incontrato il Vescovo di Tempio-Ampurias, Mons. Sebastiano Sanguinetti e Sr. Luigia Leoni, direttrice della Caritas diocesana di Tempio-Ampurias. La Caritas sta garantendo fino a 8mila pasti al giorno tra pranzo e cena (nella foto, il centro operativo Caritas a Olbia). È già partita una rilevazione delle singole situazioni, quasi una carezza della Chiesa, per capire i bisogni reali e le necessità e per decidere come accompagnare le famiglie colpite dall’alluvione al fine di superare il trauma subito sia dal punto di vista fisico che psicologico, aiutandole a riprendere in mano la propria vita, a iniziare dalla casa. Il sostegno alle famiglie sarà un processo lungo e richiederà un’attività molto intensa, supportata da una progettualità di medio-lungo termine.
Nella giornata del 29 novembre, don Francesco Soddu, direttore della Caritas Italiana, ha visitato le zone più colpite, accompagnato dal direttore della Caritas diocesana di Ales-Terralba, don Angelo Pittau, da Marcello Pietrobon (Caritas Italiana) e da Andrea Nicolotti, operatore della Caritas diocesana di Cagliari. A Uras, San Gavino e Terralba, il direttore di Caritas Italiana ha incontrato i sindaci, i parroci e il Vescovo Mons. Dettori, per ascoltare i bisogni della popolazione colpita dall’alluvione e per programmare i prossimi interventi di Caritas Italiana: “Il primo passo è fare una mappatura dei bisogni concreti, per trasformarli in progettualità – spiega don Soddu -. È importante accompagnare un ‘ritorno alla normalità’, a iniziare dal rientro nelle abitazioni”. Per il direttore di Caritas Italiana occorrerà sostenere nel lungo termine le famiglie e anche la ripresa delle attività produttive. Inoltre, “è necessario – aggiunge don Soddu – garantire un buon coordinamento degli aiuti, così da indirizzare in modo sempre più efficace ciò che arriva da tutta Italia”. Proprio a Terralba in questi giorni le istituzioni locali stanno organizzando un coordinamento più strutturato per definire gli interventi nel territorio. Successivamente, don Soddu si è recato nel centro di raccolta e distribuzione di materiali di Solarussa, accompagnato anche da Giovanna Lai, direttrice della Caritas diocesana di Oristano: qui ha incontrato i parroci, il sindaco di Solarussa, il Prefetto di Oristano Giovanni Russo e i volontari; si è poi recato a Torpè e ad Olbia, dove ha incontrato il Vescovo Mons. Sanguinetti e Sr. Luigia Leoni, direttrice della Caritas diocesana di Tempio-Ampurias.
AGGIORNAMENTI ESIGENZE RACCOLTA (aggiornamento al 9/12/2013)
Alla Caritas di Olbia occorrono generi alimentari, in particolare zucchero, olio, etc.. Servono anche stufe, elettrodomestici, deumidificatori, materassi matrimoniali nuovi, etc. Continua anche la raccolta degli altri prodotti. Il Centro diocesano di Assistenza (via po 57-61, cagliari) sarà aperto fino a venerdì 13 dicembre dalle 8.30 alle 17 (gli orari successivi verranno comunicati in seguito) Prima di consegnare i prodotti e’necessario contattare ANDREA NICOLOTTI (cell. 3924394684)
Richiesta interruzione delle raccolte indumenti e dell’usato
In seguito a una vera e propria gara di solidarietà, la Caritas Sardegna ringrazia per tutto il materiale ricevuto e chiede cortesemente che le prossime raccolte di indumenti e dell’usato siano indirizzate verso altri bisogni, al di fuori dell’emergenza Sardegna. Continua invece la necessità di biancheria nuova, materassi nuovi (anche matrimoniali) e coperte nuove, così come dell’altro materiale per le famiglie sarde alluvionate.
Per tutte le informazioni e indicazioni su dove portare il materiale (chi arriva con carichi grossi potrà scaricare in altro deposito) occorre far riferimento ad Andrea Nicolotti (Caritas diocesana di Cagliari) cell. 3924394684.
E’ IMPORTANTE NON INTERROMPERE la raccolta di materiali, in vista delle necessità delle famiglie colpite dall’alluvione. Continuano a servire: olio, pelati, tonno, scatolame, biscotti, latte e farina; stufe, deumidificatori, pittura, pennelli, rulli, materassi, interruttori, prese di corrente, pellet (per alimentare le stufe), guanciali, etc. Inoltre, continua la necessità dei seguenti prodotti: detersivi, stracci, scope, guanti, stivali in gomma 41 – 42, stufe, bombole gas, biancheria per la casa, biancheria intima nuova, alimenti e prodotti per l’infanzia, alimenti a lunga conservazione , prodotti e attrezzature per la pulizia della casa, prodotti per l’igiene personale, piccoli elettrodomestici , batterie elettriche, cuscini, materiali per la manutenzione della casa, materiali didattici (quaderni, penne), stufe, deumidificatori, materassi nuovi, zibro e pellet (per le stufe).
Man mano che le abitazioni potranno essere di nuovo agibili, servirà fornire alle famiglie quanto necessario per ripristinare una dignitosa situazione domestica; ad esempio elettrodomestici, mobili, suppellettili, stoviglie, lampadari, lampadine, ecc.
Per i tecnici che stanno intervenendo al ripristino delle abitazioni servono:
PER ELETTRICISTI
– Cappuccetti elettrici di varie misure (2,5/6/10) (per fare connessioni scatole)
– Spray riattivante per contatti elettrici (per togliere umidità contatti)
– Compressore d’aria (per chi viene)
– Pistola riscaldante (per asciugare contatti)
– Phon
– Prese e spine volanti per prolunghe
– Cavo 2 x 2 1/2 più terra (prolunghe)
– Cavo 2 x 1/2 più terra (per prolunghe)
– Placche per i frutti
– Prese da frutto di qualsiasi serie
– Interruttori da frutto
PER IDRAULICI
– Termostati per scaldabagni elettrici
– Schede per autoclavi Presscontrol
– Autoclavi e scaldabagni
Per la consegna, eventualmente si può far riferimento anche al Centro di raccolta Caritas a San Gavino Monreale, in via Verdi 1, PREVIO contatto telefonico con Carla Serpi (346.6237478).
AGGIORNAMENTI ESIGENZE VOLONTARI (aggiornamento al 6/12/2013)
La Caritas di Olbia ha bisogno di volontari che diano una mano nel magazzino e nei luoghi di distribuzione e di volontari che diano una mano nella postazione fissa di scarico e carico. Continuano a servire anche volontari con qualifica (elettricisti, idraulici, etc) e volontari generici disposti a spalare il fango.
Tutti i 070/52843238 070/52843238070/52843238 070/52843238070/52843238 070/52843238070/52843238 070/52843238070/52843238 rganizzati in gruppi, e dovranno essere dotati di attrezzature proprie, in piena autonomia alimentare, di spostamento ed alloggiativa. Prosegue la necessità di volontari con qualifica (elettricisti, idraulici, meccanici, etc.), ma anche dei volontari generici disposti a spalare il fango. I volontari della Diocesi di Cagliari potranno far riferimento a Giada Melis (cell. 3407530558) e all’Ufficio Caritas diocesana (tel. 070/52843238).
I volontari qualificati (elettricisti, idraulici, etc.) e quelli generici delle altre zone della Sardegna, disponibili ad andare a Olbia dovranno mandare il prima possibile una e-mail a caritastempio@tiscali.it(oppure chiamare Donatella Careddu al cell. 3401025351) e aspettare di essere contattati prima di partire.
Si può accedere a queste informazioni anche attraverso il sito: www.caritastempio.it
PER LA RACCOLTA FONDI DELLA DELEGAZIONE REGIONALE CARITAS SARDEGNA:
Conto intestato a Regione Ecclesiastica Sardegna – Delegazione regionale Caritas
Banco di Sardegna, Agenzia di Cagliari – Iban IT 12 L 01015 04800 000065016916
Causale: “Emergenza alluvione – tifone Cleopatra”
La Caritas diocesana e quelle parrocchiali sono sul posto da subito. La comunità ecclesiale di Olbia, colpita in prima persona, si è mobilitata immediatamente, prestando aiuto e offrendo solidarietà, rendendosi conto delle maggiori emergenze. Il Vescovo Mons. Sebastiano Sanguinetti ha riunito nella casa vescovile di Olbia i parroci della città e la direttrice della Caritas diocesana per fare il punto della situazione e organizzare un piano operativo di intervento. Il coordinamento diocesano ha sede nella casa vescovile, attigua alla parrocchia di San Paolo. La Caritas diocesana ha organizzato gruppi di dieci persone da inviare nelle zone più colpite per liberare le case dal fango. Inoltre, altri gruppi gireranno nelle case per capire cosa serve e distribuire a domicilio tutto ciò che occorre. La Diocesi di Tempio Ampurias in collaborazione con la Caritas Diocesana e con le Parrocchie organizza un censimento nelle vie della città di Olbia colpite dall’alluvione. Finalità di tale censimento è conoscere la reale situazione delle famiglie interessate e studiare le opportune iniziative e dare risposte a tali problemi.
A seguire gli interventi programmati dalla Diocesi, con il coordinamento della Caritas:
Prima fase – L’emergenza immediata
Censimento delle risorse umane, organizzazione delle squadre di volontari per presenza capillare in tutte le zone della città a sostegno delle famiglie; particolare attenzione a persone sole, disabili, anziane; individuazione, segnalazione e prima risposta ai bisogni più urgenti: posti letto, pasti, indumenti, arredi, altri materiali di uso corrente, il tutto d’intesa con il Coordinamento della Protezione Civile.
Seconda fase – La ricostruzione
Mappatura dei bisogni; individuazione delle risorse umane per aiuto nel ripristino delle condizioni di vivibilità nelle case; costituzione e coordinamento di squadre di lavoro; costituzione di un fondo di sostegno per famiglie e persone povere, per la ripresa di attività lavorative o acquisti di mezzi e strumenti di lavoro per chi non ha sufficienti mezzi propri.
Recapiti utili:
Centro di Coordinamento
c/o Casa Vescovile di Olbia, Via Cagliari (Parrocchia S. Paolo)
tel. 3401025351-3356401305
Caritas diocesana di Tempio-Ampurias
Piazza Gallura, Tempio Pausania
tel. 079671767-079631477
Le famiglie alluvionate che hanno necessità di aiuto per pulire o qualsiasi altra cosa devono chiamare questi numeri 340.1025351 / 335.6401305.
PER LE OFFERTE IN DENARO:
Conto Corrente Postale n. 11209079 IBAN: IT15V0760117200000011209079
intestato alla Caritas Diocesana di Tempio-Ampurias
Conto corrente bancario n.286 IBAN: IT83Z0305985081100000000286
Banca di Credito Sardo, Agenzia di Tempio Pausania, intestato alla Caritas Diocesana di Tempio-Ampurias
Conto corrente bancario n.284780 IBAN: IT43D0343185080000000284780
Banca Carige Italia, Agenzia di Tempio Pausania, intestato alla Caritas Diocesana di Tempio-Ampurias
Sono stati circa 1.200 gli sfollati, attualmente accolti in palestre, scuole, e altri spazi comuni. I Comuni più colpiti sono Uras (dove c’è stata una vittima) e Terralba; a Uras circa 600 famiglie sono state coinvolte nel nubifragio; a Terralba si contano altri 600 sfollati circa, ospitati da amici e parenti. Lo scorso 20 novembre, la Caritas diocesana di Ales-Terralba ha coordinato il recapito dei pasti donati dalla RAS tramite l’azienda di catering Salis di Bonarcado. La fornitura è stata suddivisa nei due paesi più colpiti: Terralba e Uras. I pasti distribuiti sono stati 200. Nel paese di San Gavino Monreale c’è stata molta preoccupazione per 50 nomadi (tra cui molti bambini), che in un primo momento sono stati ospitati presso le comunità parrocchiali; nei giorni, scorsi finalmente sono stati individuati nuovi moduli abitativi.
Nella giornata del 20 novembre, c’è stata la visita congiunta del Delegato regionale don Marco Lai e del Vescovo, Mons. Giovanni Dettori, che insieme agli operatori della Caritas locale hanno raggiunto i punti più colpiti. La situazione di emergenza nelle abitazioni è ancora in atto in quanto si stanno quantificando i danni che di ora in ora risultano in aumento a mano a mano che si riesce a raggiungere le varie abitazioni e aziende sparse nelle campagne. Nella giornata del 22 novembre, la Caritas parrocchiale di Terralba ha fornito circa 80 pasti presso il Centro di coordinamento di Uras. A fine serata è arrivata una prima fornitura di 52 materassi nuovi dalla Caritas diocesana di Cagliari. A San Gavino Monreale il Centro d’ascolto diocesano si è attivato per organizzare quanto le parrocchie e i privati hanno raccolto in questi giorni per l’emergenza. Nel territorio si stanno attivando le varie associazioni e i gruppi per rendersi utili in qualsiasi momento. La solidarietà arriva anche da singole attività commerciali, come un panificio che sta fornendo una certa quantità di pane da destinare alle famiglie in disagio. Il gruppo Isa Spa ha destinato per le famiglie in emergenza un carico di 33 pedane di merce varia che sarà consegnato presso i magazzini della Caritas diocesana, a San Gavino Monreale. Da lì si provvederà allo smistamento da parte dei volontari, che provvederanno all’invio a richiesta nei centri colpiti.
I Comuni più colpiti sono quelli di Torpè, Galtellì, Oliena, Bitti e Posada. Attualmente ci sono grosse difficoltà di collegamento. Due le vittime. Nel complesso si registrano danni ingenti alle infrastrutture e alle attività agro-pastorali, a cui si aggiunge anche il problema della mancanza dell’acqua potabile. In tutte le zone più colpite, c’è una costante presenza dei parroci e della Caritas diocesana che stanno cercando di capire quali sono le necessità più urgenti delle famiglie colpite dall’alluvione.
Sono stati colpiti i Comuni di Bauladu, Solarussa (dove almeno un centinaio di abitazioni hanno avuto problemi di inondazioni), Massama; nelle frazioni Marrubiu e Sant’Anna, diverse famiglie sfollate sono state accolte nelle parrocchie e attualmente stanno tornando nelle proprie case. In tutte le zone colpite c’è una costante presenza dei parroci e della Caritas diocesana, che stanno valutando le esigenze più urgenti delle famiglie colpite dall’alluvione.
La Caritas diocesana di Cagliari ha organizzato una colletta a favore delle persone colpite dall’alluvione.
Conto intestato a Arcidiocesi di Cagliari – Caritas Diocesana
IBAN IT70Z0335901600100000070158;
Bancoposta IT87 Z076 0104 8000 0101 2088 967;
casuale: Emergenza alluvione Sardegna – tifone Cleopatra
La colletta sarà finalizzata a garantire un accompagnamento nel tempo delle famiglie, che poco a poco dovranno riprendere possesso delle loro abitazioni e tornare alla ‘normalità quotidiana’.
Oltre alla colletta, nei prossimi mesi continuerà anche la raccolta di tutto il materiale destinato alle popolazioni alluvionate, nell’ambito dell’attività usuale della Caritas diocesana presso il Centro Diocesano di Assistenza (via Po 57-61, Cagliari): chi vorrà portare qualcosa dovrà preliminarmente contattare Andrea Nicolotti (cell. 3924394684), per verificare il luogo (chi arriva con carichi grossi potrà scaricare il materiale in un altro deposito) e gli orari di servizio per il ricevimento dei materiali.
Tutte le informazioni e gli aggiornamenti relativi alle necessità delle famiglie colpite dall’alluvione sono disponibili sulla pagina facebook della Caritas diocesana
Diocesi di Iglesias
La Caritas diocesana di Iglesias è in costante contatto con tutte le Caritas diocesane della Sardegna. Per avere informazioni sulle necessità più urgenti e sulle modalità per sostenere le popolazioni colpite dall’alluvione, si prega di fare riferimento al portale della Caritas Sardegna, dove sono disponibili gli aggiornamenti sulla situazione e i contatti necessari per coordinare ogni forma di aiuto (economico, materiale, di volontariato, ecc.). Gli uffici della Caritas diocesana sono comunque a disposizione (tel. 0781.33999; fax 0781.255422; e-mail: caritas.iglesias@tiscali.it; segreteria.caritas.iglesias@gmail.com).
Per quanti volessero contribuire con offerte in denaro, necessarie soprattutto per la fase della “ricostruzione”, è possibile effettuare un versamento attraverso:
– il c/c postale della Caritas diocesana di Iglesias, conto n. 000019646090 (causale “Emergenza alluvione – tifone Cleopatra”);
– il c/c bancario della Caritas diocesana di Iglesias, Iban: IT 36 M 01015 43910 000000016779 (causale “Emergenza alluvione – tifone Cleopatra”).
L’Osservatorio delle povertà e delle risorse della Caritas Diocesana di Ozieri ha svolto, dietro invito del Vescovo Monsignor Sanguinetti, un’indagine approfondita sulle attività promosse dalle comunità appartenenti alla diocesi di Ozieri in risposta allo stato di emergenza provocato dal violento nubifragio che ha colpito la Sardegna causando gravi perdite di vite umane e ingenti danni alle popolazioni e alle infrastrutture. Tutte le comunità parrocchiali, nessuna esclusa, ha dato il proprio prezioso contributo nella raccolta di beni di prima necessità, promuovendo il volontariato locale, in collaborazione con le amministrazioni comunali, le varie associazioni culturali, sportive e di volontariato e le attività commerciali.
Da segnalare, la reazione dei giovani. Non di rado costituitisi in gruppi autonomi, o coordinati dalle proprie associazioni di volontariato, dalle Caritas parrocchiali e dalle amministrazioni comunali, i giovani hanno svolto una mole di lavoro davvero impressionante. Per giorni e giorni in centinaia si sono alternati in vari servizi essenziali come la rimozione del fango e dei detriti dalle strade e dagli scantinati, nella pulizia dei giardini e cortili, nella distribuzione di pasti caldi alle centinaia di sfollati, nel dare assistenza ai bambini e ai disabili portando loro conforto e trasmettendo coraggio, nel trasporto con furgoni e auto proprie di materassi, coperte, viveri e di tutto il materiale che di volta in volta veniva richiesto. Non si può non evidenziare il contributo di circa trenta giovani volontari oltre i 18 anni dellIstituto Tecnico di Ozieri e Bono, e di circa cinquanta ragazzi degli Istituti Classico, Scentifico e Psico/Pedagogico, che hanno prestato servizio per una intera mattinata ad Arzachena prodigandosi anche in una raccolta di denaro che hanno destinato all’acquisto di stufe e altre esigenze che loro stessi hanno individuato durante la loro esperienza di volontariato. Gli studenti e le centinaia di giovani di tutti paesi della diocesi che si sono attivati e l’impatto del loro impegno sulla società è straordinario tanto da far sperare che stia nascendo una nuova generazione di giovani volontari che continuino ad alimentare una cultura della solidarietà e della cittadinanza attiva, contaminando anche altri giovani. I giovani a volte hanno potenzialità inespresse ed energie che non sempre vengono convogliate nel modo migliore, ma forse perché non vengono date loro molte occasioni per dimostrare la loro personalità.
Gli aiuti e la solidarietà alle migliaia di sfollati sardi. Ha affermato Mons. Sanguinetti, vanno di pari passo con l’impegno a continuare a stare vicini, anche nei fatti, all’arcipelago del continente asiatico. Due realtà separate da oltre diecimila chilometri ma unite, drammaticamente, da tue tifoni (Cleopatra e Haiyan) che col loro passaggio hanno mietuto morte e distruzione. Il Vescovo invita tutte le comunità del Goceano, Logudoro e Monte Acuto a proseguire con la solidarietà verso chi è stato così gravemente colpito anche attraverso la raccolta di fondi per entrambe le emergenze. Il dramma, più recente, vissuto dalla Sardegna non deve annullare l’impegno per soccorrere la popolazione asiatica. Tutte le diocesi regionali sono impegnate per dare tutti gli aiuti del caso. Come chiesto dai Vescovi sardi nel comunicato della Conferenza Episcopale Sarda, le offerte in denaro possono essere versate tramite le Caritas Diocesane. Pertanto, per quanto riguarda la Diocesi di Ozieri, per coloro che volessero contribuire con le offerte si può effettuare un versamento presso il Banco di Sardegna al seguente numero di conto corrente:
IBAN: IT06K0101585000000000020724 – intestato a: Diocesi di Ozieri – Interventi caritativi – Piazza Episcopio – 07014 OZIERI – Causale: Pro Alluvione Sardegna.
La Caritas di Sassari è costantemente in contatto con la Delegazione regionale Caritas e con le altre Caritas diocesane.
Questo è l’IBAN della Caritas diocesana per coloro che volessero effettuare donazioni in denaro:
IT16V0101517213000065016453; indicando la causale: “ALLUVIONI SARDEGNA”.
Per aggiornamenti sull’attività della Caritas di Sassari in merito all’alluvione, si può consultare il sito
http://www.caritasturritana.it
CONTATTI DEI REFERENTI PER LE ZONE PIU’ COLPITE DALL’EMERGENZA “TIFONE CLEOPATRA”
Caritas diocesana di Tempio-Ampurias
Suor Luigia Leoni; Careddu Donatella 335.6401305; 340.1025351
Caritas diocesana di Nuoro
Don Francesco Mariani 339.3939559
Caritas diocesana di Ales–Terralba
Carla Serpi 346.6237478
Caritas diocesana di Oristano
Giovanna Lai 0783.70641