È nuovamente online, con una veste rinnovata, il sito internet della Caritas diocesana Ales-Terralba con il seguente indirizzo: www.caritasalesterralba.it. Uno strumento indispensabile per offrire una comunicazione puntuale e chiara al pubblico. È ricco di pagine di notizie sulle attività in corso, sui Centri d’ascolto parrocchiali e interparrocchiali, su come partecipare a corsi e accedere a vari servizi e fare donazioni e come diventare volontari.
Sono presenti tutte le attività inserite nel progetto “Abbi Cura di Lui 2022 -volti al futuro”, finanziato dalla Caritas Italiana con i fondi 8xmille.
Tra le iniziative in programma quest’anno, c’è il corso gratuito di inglese “Opportunity”, alla sua seconda edizione, in partenza il 19 aprile. Riprenderà a maggio anche “10 Storie”, il format che coinvolge gli studenti delle scuole superiori con appuntamenti ideati per raccontare storie di persone che hanno coltivato passioni e inseguito sogni con impegno edizione. Piene di colore anche le pagine dedicate al doposcuola “Un passo Avanti”, con sede ad Ales, Terralba e Villlacidro, per i bambini delle scuole elementari e medie “Nessuno Escluso” per i trattamenti per i bambini con DSA; e poi ancora l’amicizia con il popolo Rom, destinatario del laboratorio di artigianato artistico e delle attività self care, uno sportello di vicinanza in particolare per donne e bambini, con l’ausilio di una psicologa.
Grande spazio è stato dedicato alla storia della Caritas, alla mission, ai volontari e operatori. Il sito è intuitivo, facile a sfogliare, pagina dopo pagina, offre tutto ciò che si cerca: numeri di telefono, informazioni, ma anche storie di speranza e strade da percorrere per uscire da un momento difficile per riprendere in mano la propria vita e camminare con le proprie gambe. «È uno strumento importante per rimanere in contatto con le Caritas parrocchiali ma anche con tutta la comunità diocesana e con i sostenitori – osserva il direttore della Caritas di Ales-Terralba don Marco Statzu – . Comunichiamo e condividiamo il bene fatto, perché si allarghino gli spazi della carità»
(Stefania Pusceddu)