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Cagliari, la Caritas diocesana promuove una raccolta fondi a sostegno dei migranti della rotta balcanica

Di fronte all’aggravarsi dell’emergenza umanitaria lungo la rotta balcanica la Caritas diocesana di Cagliari, su indicazione dell’arcivescovo mons. Giuseppe Baturi, promuove una raccolta fondi per sostenere l’intervento portato avanti da Caritas Italiana a favore dei migranti bloccati nel campo di Lipa, nel nord-ovest della Bosnia ed Erzegovina: circa 900 persone che vivono in una situazione di estrema precarietà, aggravata dalle difficili condizioni metereologiche.

Nei giorni scorsi, anche la Diocesi locale – attraverso la voce del vescovo di Banja Luka – ha lanciato un appello chiedendo a tutti i rappresentanti politici di «lavorare insieme, con l’aiuto materiale della comunità internazionale, per risolvere questa catastrofe umanitaria in modo positivo ed efficace, il prima possibile».

Caritas Italiana sta intervenendo con la distribuzione di cibo, di abbigliamento invernale (scarpe, giacche a vento, sciarpe, cappelli) e di legna da ardere, per consentire ai migranti di scaldarsi: ciò è reso possibile grazie alla solidarietà mostrata da molte persone ed organizzazioni che in questi giorni stanno contribuendo alla raccolta fondi necessaria per l’acquisto di beni essenziali per la sopravvivenza di questi migranti. La stessa Caritas italiana – attraverso il suo direttore don Francesco Soddu – aveva lanciato nei giorni scorsi un allarme per l’estrema drammaticità della situazione a Lipa, e in molte altre località della rotta balcanica, sottolineando l’urgenza di compiere ogni sforzo per garantire un’accoglienza dignitosa e sicura, rafforzare l’assistenza umanitaria in tutti i campi profughi del paese, far cessare le prassi di respingimenti violenti sulla frontiera bosniaco-croata, promuovere procedure e politiche che tutelino maggiormente la vita e i diritti dei migranti, in particolare di quelli più vulnerabili, favorendo, in piena sicurezza, il loro transito verso la UE, anche grazie a nuovi corridoi umanitari. I migranti lungo la rotta balcanica, infatti, spesso fuggono da guerre e persecuzioni, e hanno pieno diritto alla protezione internazionale lungo il proprio percorso.

«Di fronte a tale emergenza – sottolinea il direttore della Caritas diocesana don Marco Lai – non si può stare a guardare, ma occorrono interventi concreti di solidarietà, sperando che, oltre a essa, ci sia una presa di coscienza politica capace di trovare una soluzione per queste persone bloccate alla frontiera balcanica. L’invito è a evitare raccolte di beni materiali (viveri, vestiario, etc.), ma a contribuire alla raccolta fondi che andrà a sostenere le progettualità già portate avanti da Caritas Italiana a favore di queste persone».

PER CONTRIBUIRE ALLA RACCOLTA FONDI si potranno da subito versare le offerte sui conti della Caritas diocesana, specificando nella causale: “Colletta emergenza profughi Balcani”:

Arcidiocesi di Cagliari – Caritas Diocesana: BANCA INTESA SAN PAOLO

IBAN IT26 V030 6909 6061 0000 0070 158;

BANCOPOSTA – conto n° 001012088967 (per versamenti con bollettino postale)

IBAN IT87 Z076 0104 8000 0101 2088 967 (per versamenti con bonifico).

(comunicato stampa Caritas Cagliari)