Micro-credito e Prestito della Speranza, temi affrontati nei tavoli di lavoro durante la 48esima Settimana sociale dei cattolici italiani, a Cagliari, in cui è emersa la difficoltà nell’accesso al credito, ma anche le grandi potenzialità ancora inespresse nei territori.
La CEI, fin dal 2009, ha istituito un Fondo straordinario di garanzia per fronteggiare il progressivo deterioramento del quadro socio-economico, avviando il Prestito della Speranza. Quest’ultimo strumento, per adattarsi alle crescenti e diversificate necessità delle famiglie, si è ulteriormente esteso alle piccole imprese e ai neo-imprenditori desiderosi di avviare nuove attività. Il Prestito è stato istituito inizialmente grazie a una convenzione con ABI, superata dal 2015 da un accordo quadro con Intesa San Paolo, gruppo che fino a quel momento aveva realizzato il maggior numero di finanziamenti. Il nuovo accordo è stato sottoscritto anche dall’associazione Vobis (Volontari bancari per iniziative nel sociale) che, raccordandosi con Caritas Italiana, cura, a livello nazionale, la realizzazione del progetto. «È stato strategico – spiega don Andrea La Regina, responsabile dell’Ufficio macro-progetti di Caritas Italiana, presente alla Settimana sociale – l’impegno profuso dagli operatori delle Caritas diocesane e dai volontari».
A livello nazionale, al 30 giugno 2017 sono state presentate oltre 15.555 domande, di cui 8.501 approvate, per un valore di 60,8 milioni di euro erogati: di essi il 70% è costituito da interventi a favore delle famiglie (credito sociale) e il 30% da azioni di micro-credito d’impresa, vero volano della ripresa economica e della creazione di posti di lavoro. In ambito ecclesiale il Prestito e il micro-credito del Progetto Policoro hanno rappresentato le azioni più significative nel campo dell’accesso al credito per le imprese.
La Sardegna si colloca ai primi posti in Italia per i progetti di micro-credito e Prestito della Speranza: al 30 giugno 2017, vi sono stati erogati più di 11,7 milioni di euro attraverso l’analisi di oltre 2.700 domande, nella misura di 7,4 milioni per il credito sociale e oltre 4,2 milioni per il prestito d’impresa. La Diocesi di Cagliari ha promosso finora l’erogazione del 53% dei finanziamenti erogati: di questi, oltre 3,9 milioni per le pratiche sociali e oltre 2,1 milioni per le pratiche d’impresa a 757 richiedenti. «L’accesso al credito – continua don La Regina – non è solo un’operazione economica ma è anche uno strumento che genera cultura solidale e che valorizza il capitale umano, con l’attivazione di percorsi che consentono al Prestito di accompagnare il progetto di vita delle famiglie e di realizzare un modo nuovo di fare impresa».
Bisognerebbe, aggiunge, «partire dal diritto al lavoro e, con esso, anche dal diritto al credito, che le istituzioni civili devono tutelare e promuovere, favorendo la sussidiarietà delle articolazioni intermedie quali la Caritas e il Progetto Policoro, oltre alle altre iniziative che rappresentano la ricchezza dell’esperienza dei territori».
Maria Chiara Cugusi