Le progettualità per i giovani promosse dalle Caritas diocesane sarde al centro del Rapporto della Delegazione regionale Caritas 2017, pubblicato in questi giorni: attività nelle scuole, alternanza scuola-lavoro, servizio civile, Policoro, sostegno alla studio, orientamento al lavoro.
Alla lotta contro la dispersione scolastica sono dedicati diversi progetti. Tra questi, il Dopo scuola Studio della Caritas diocesana di Alghero – Bosa, realizzato, grazie ai fondi 8Xmille: oltre 80 i ragazzi coinvolti, dai 6 i 25 anni. Nell’ambito dell’iniziativa, è stato attivato anche un percorso personalizzato Insegnami a studiare da solo, destinato ai ragazzi con disturbi nell’apprendimento. A Iglesias, la Caritas porta avanti il progetto Famiglie che si aiutano, in sinergia con le istituzioni scolastiche: grazie a esso vengono consegnati assegni di sostegno allo studio – provenienti dal Fondo di solidarietà diocesano – a studenti che si sono distinti per il profitto e che si trovano in una situazione familiare di difficoltà. Per gli studenti universitari meritevoli e in situazione di fragilità, la stessa Caritas ha attivato il Progetto Iscola de Maduridade. Anche a Lanusei, la Caritas è impegnata contro la dispersione scolastica: il progetto UmanReLab – laboratorio di relazioni umane, è finalizzato al supporto scolastico ed extrascolastico a ragazzi in difficoltà, con particolare attenzione a quelli con problemi di apprendimento. Sullo stesso fronte, la Caritas di Nuoro ha attivato il Centro Studi Ce la puoi fare, in collaborazione con le Suore salesiane.
Altro filo conduttore, l’impegno nel promuovere opportunità lavorative per i giovani: ad Alghero-Bosa la Caritas ha attivato il progetto Ortolando, in collaborazione con la Fondazione L’Al.Bo. di Osea: quattro giovani (tra i 26 e i 36 anni) vengono supportati nella cura di un orto, in modo tale da raggiungere un’autonomia di vita. Con la stessa Fondazione, la Caritas porta avanti anche l’iniziativa auto-sostenibile Stampando un’opportunità, con la creazione di una tipografia/serigrafia digitale: qui, alcuni giovani che collaborano con la Caritas e con le parrocchie della Diocesi realizzano disegni da stampare su capi di abbigliamento. A Iglesias la Caritas porta avanti il progetto Orti solidali di comunità, e, grazie a Policoro e al Prestito della Speranza, sostiene alcune attività giovanili, come un’impresa di apicoltura. Insieme è il progetto della Caritas di Lanusei, finanziato con i fondi dell’8Xmille: cinque le famiglie destinatarie in condizione di povertà educativa e sociale. Esso prevede l’inserimento lavorativo nella Fattoria sociale Giardini della Fraternità gestita dalla cooperativa sociale Amos (emanazione della Caritas diocesana) per un componente di ognuna delle famiglie destinatarie.
Ancora, i progetti nelle scuole per favorire l’incontro tra culture, e alcune esperienze estive, come il campo internazionale di servizio e formazione organizzato dalla Caritas di Cagliari, destinato a giovani di differenti paesi, culture e fedi. La stessa Caritas è impegnata anche in percorsi di alternanza scuola-lavoro (nel 2017, sei le scuole coinvolte, sette i percorsi attivati, con circa 200 giovani impegnati in diversi servizi Caritas) e nel volontariato extrascolastico. Nel 2017, il progetto GIOELE, all’interno del quale è stata attivata anche l’iniziativa Giovani artigiani di pace, ha coinvolto complessivamente una ventina le scuole, circa 1500 studenti.
La Caritas di Oristano porta avanti il progetto Migrazioni: in Italia, in Europa, nel mondo, destinato a diversi istituti superiori e scuole medie del territorio diocesano, finalizzato a promuovere una corretta informazione e formazione sul tema. Ad Ozieri, la Caritas ha coinvolto giovani sardi e giovani richiedenti asilo ospiti del Centro di accoglienza straordinaria in progetti di alternanza scuola-lavoro e altre iniziative. La Caritas di Tempio-Ampurias promuove il progetto Madre Terra, finanziato con i fondi dell’8Xmille, incentrato sull’educazione di bambini e giovani al rispetto e alla salvaguardia del creato. Da segnalare, inoltre, l’iniziativa CiP – Circo in parrocchia, portata avanti, dal 2009, dalla Caritas di Sassari, in cui le arti circensi diventano un mezzo originale per comunicare il Vangelo, attraverso il linguaggio dei giovani (oltre 200 quelli coinvolti).
L’impegno per i giovani si aggiunge alle opere-segno e servizi: Centri d’ascolto, di accoglienza, le mense. Nella Diocesi di Ales-Terralba, attraverso il Cda Madonna del Rosario di Villacidro, sono nate alcune comunità terapeutiche, come le comunità Alle Sorgenti e Betania. Lo scorso maggio, ad Ales, è stato inaugurato il Centro comunitario per la famiglia San Giuseppe, realizzato grazie ai fondi dell’8Xmille, che si aggiunge al Centro Sacra Famiglia di Guspini, per le famiglie in difficoltà. Molteplici le opere-segno anche nelle altre Caritas: dalle “cittadelle della carità” e dagli empori della solidarietà alle iniziative per i detenuti e per gli affidati alle misure alternative.
Valore aggiunto del Rapporto sono le testimonianze: giovani beneficiari, giovani operatori e testimoni esterni. Tra loro, anche alcuni ragazzi impegnati nei progetti di Servizio civile, attivati dalle diverse Caritas sarde. La pubblicazione contiene anche un inserto con la descrizione delle iniziative promosse dalle varie Diocesi, in occasione della Prima Giornata Mondiale dei Poveri, celebrata lo scorso novembre.
Per scaricare la versione integrale del Rapporto:
Per scaricare l’inserto sulla Prima giornata mondiale dei Poveri nelle Diocesi sarde: PRIMA GIORN MONDIALE POVERI